La parità di genere si costruisce ogni giorno, anche in corsia

Scritto il 19/06/2025

Eleonora Sansavini e l’impegno concreto di GVM Care & Research


Quando sono arrivata in Puglia come AD GVM Puglia ho trovato una terra bellissima, ma anche complessa”, racconta Eleonora Sansavini, che da oltre un decennio guida le strutture pugliesi del gruppo, presente in 11 regioni italiane con 29 strutture, di cui 5 in Puglia. “Sin da subito ho sentito la responsabilità di mettere a disposizione le mie competenze per contribuire alla crescita di un sistema sanitario più attento alle persone. E quando dico ‘persone’, intendo ogni individuo, ma con una consapevolezza chiara: nel nostro settore, le donne sono la maggioranza, ma non sempre sono pienamente valorizzate”.

Il dato parla da sé: il 79% del personale delle strutture GVM in Puglia è femminile, contro una media nazionale del 67%. “Questa realtà ci impone di agire per favorire l’empowerment femminile attraverso la creazione di occasioni e pari opportunità di accesso a livelli dirigenziali e di leadership per entrambi i sessi, ma anche costruendo un ambiente di lavoro che garantisca un buon balance tra vita privata e lavorativa e rispetti i tempi e le esigenze della vita del personale, in particolare per chi si occupa di cura dentro e fuori l’ospedale”.

Valori e visione che prendono forma in una serie di misure che rendono la parità un obiettivo misurabile e strutturato: sono state attivate figure tutor che affiancano le dipendenti al rientro dalla maternità, offrendo supporto sia sul piano lavorativo che psicologico. “È uno strumento importante: la maternità non è una pausa, è una fase che va accompagnata”, spiega Eleonora Sansavini.

A queste iniziative si aggiungono strumenti strutturali come il bilancio di genere, lo sportello di ascolto per il personale e un regolamento che garantisce la rappresentanza paritaria degli speaker aziendali durante eventi pubblici. “La rappresentanza non è una questione simbolica, è un modo per cambiare la narrazione. Vogliamo che chiunque, guardando un convegno o una tavola rotonda, possa vedere donne competenti al centro del dibattito”, sottolinea Sansavini.

E sempre su questa strada si inserisce la certificazione UNI PdR 125:2022 (parità di genere) che tutte le legal entity di GVM Care & Research hanno ottenuto. “È un traguardo, certo, ma anche un punto di partenza. Il nostro obiettivo è alzare sempre l’asticella”, afferma Eleonora con determinazione, che ha voluto trasporre questa visione anche nell’ambito clinico dando vita a percorsi terapeutici di genere: “Abbiamo formato il personale per cogliere le specificità delle pazienti donne, progettando percorsi di cura su misura. La donna, spesso, affronta la malattia pensando prima agli altri: ai figli, alla casa, al lavoro. Per questo abbiamo costruito una rete di supporto che la accompagni nel day by day, sollevandola da un peso che altrimenti si ripercuoterebbe anche sulla risposta alle cure”.

Le aree sulle quali GVM Care & Research punta per l’integrazione di percorsi, iniziative e politiche interne di valore per un buon sistema di equità sono: cultura e strategia; governance; processi HR; opportunità di crescita e inclusione delle donne; equità remunerativa per genere; tutela conciliazione vita-lavoro.

Un percorso, quello del Gruppo, che non si limita alla parità di genere ma coinvolge anche le certificazioni internazionali ISO 37001:2016 (prevenzione della corruzione) e ISO 30415:2021 (diversità e inclusione).

Più che una politica aziendale, quella di GVM Care & Research è una visione strutturata e portata avanti con coerenza e sforzo nel corso degli anni a tutti i livelli e da tutto il personale. “La parità di genere è una responsabilità condivisa, una strategia per migliorare il benessere collettivo e una leva concreta per la qualità dei servizi sanitari – conclude l’Ad di GVM Care & Research –. Certo è uno sforzo, in termini organizzativi, gestionali, economici e umani, ma alle giovani generazioni dico sempre di scegliere ciò che amano fare, di costruirsi competenze solide e poi di metterci tutta la determinazione possibile. Non ci sono scorciatoie, ma c’è sempre spazio per chi ha voglia di mettersi in gioco”.